In attesa che la “via crucis” dello sportello unico doganale termini con la definitiva realizzazione da parte del governo che puntualmente in ogni convegno manda i suoi rappresentanti a confermarne la imminente realizzazione, a Roma la scorsa settimana si sono riuniti gli spedizionieri doganali.
I doganalisti a convegno, dunque, per celebrare i cinquant’anni dall’istituzione dell’albo professionale, al giro di boa intendono dare una svolta significativa e culturale alla loro professione.
“Le autorità doganali – ha spiegato il presidente nazionale della categoria, Giovanni De Mari – sono oggi chiamate a svolgere una missione nuova: tutelare gli interessi erariali e presidiare la difesa degli interessi collettivi da un lato e, dall’altro, assicurare la fluidità dei traffici.
I doganalisti devono, allora, assumere la funzione di partner delle autorità doganali e subordinare a tale compito il ruolo tradizionalmente svolto nel contraddittorio tipico dell’accertamento doganale.
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