Nel corso del mese di maggio si sono tenuti, con la regia di Confetra, alcuni incontri della Commissione bilaterale appositamente costituita, di cui fa parte Fedespedi, dedicata alla stesura del Contratto di Lavoro, la cui ultima edizione in forma di libro risale al 2005.
Gli addetti ai lavori sanno quanto sia complicato consultare i vari rinnovi conclusi negli anni, dovendo procedere alla integrazione tra i diversi testi. Finalmente possiamo dare la buona notizia che il lavoro è stato praticamente ultimato e, a breve, si potrà quindi disporre di un testo unico.
Va detto, però, che la materia è in continuo divenire; è appena stato approvato la prima parte del Jobs Act, che ha rivisto le norme sull’utilizzo dei contratti flessibili. Seguirà una seconda parte che si occuperà della riforma dei contratti e degli ammortizzatori sociali. E’ fondamentale che la semplificazione richiesta a gran voce dal mondo produttivo tocchi anche la parte lavoristica, ancora ferma a leggi di difficile comprensione.
Nel novembre del 2009, a Stoccolma, è stato emanato da un gruppo di alto livello istituito dall’Unione Europea il “Decalogue for smart regulation” che, oltre ad invitare i legislatori nazionali ad emanare norme leggibili e traducibili in altre lingue (ovviamente si intende l’inglese), li invita altresì ad attenersi ad alcuni principi
fondamentali di chiarezza, semplicità, concisione, comprensibilità. Uno degli articoli, così recita:
“the text of the regulation should be drafted in a clear language so as to guarantee an unequivocal
interpretation in accordance with the objective of the legislation”.
Non avendo ancora raggiunto questi obiettivi, al fine di fugare gli inevitabili dubbi che le nuove leggi fanno ancora nascere, Fedespedi ha organizzato con un noto giuslavorista che collabora con noi, l’Avv. Gabriele Fava, un seminario per illustrare le novità contenute nella legge di conversione (n. 78 del 16/5/2014) del D.L. 34 del 20/3/2014.